La pressione arteriosa corrisponde alla forza con cui il sangue preme sulle pareti delle arterie in cui è contenuto. Questa forza è maggiore;
1) se il cuore spinge con più vigore;
2) se il diametro delle arterie è ridotto;
3) se le pareti delle arterie sono poco elastiche;
4) se il sangue è più denso.
Nei soggetti giovani le arterie sono molto elastiche e pertanto, quando arriva il sangue spinto dal cuore, si dilatano e, quando ritornano al diametro normale, il sangue (che non può tornare indietro, perché, dopo la contrazione del cuore la valvola aortica, che è una valvola di non ritorno, si chiude) progredisce in modo continuo verso tutti gli organi. Grazie alla elasticità delle arterie, il movimento a scatti impresso al sangue dalla contrazione del cuore, si trasforma in movimento continuo. Man mano che si allontanano dal cuore, le arterie più grandi si suddividono, come i rami di un albero, in migliaia di arterie più piccole, le arteriole, che, al contrario delle arterie più grandi, hanno nelle loro pareti più tessuto muscolare e meno tessuto elastico.
Se il diametro delle arterie si riduce (o perché nel sangue vengono liberate delle sostanze che fanno contrarre i muscoli che si trovano nella pareti delle arterie o perché sulle facce interne delle arterie si sono depositati grassi e calcare) la forza con cui il sangue preme sulle pareti delle arterie aumenta più del normale e, in questo caso, si dice che c’è ipertensione cioè pressione arteriosa più alta del normale.
Ovviamente la pressione arteriosa è più alta quando il cuore si contrae (cioè ala fine della sistole) che quando si rilascia (cioè alla fine della diastole) e anche l’ipertensione potrà essere sistolica o diastolica.
In certi casi è utile conoscere la pressione arteriosa media che si può ricavare conoscendo la pressione arteriosa sistolica ( che si dice anche pressione massima) e la diastolica (che si dice anche pressione minima). La pressione arteriosa media è uguale alla pressione arteriosa minima più un terzo della differenza tra la massima e la minima. Per esempio, se la PA (pressione arteriosa) massima è 150 e la minima è 90, la PA media sarà: 90 + la terza parte di 60 e cioè 110.
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